Tempesta solare il prossimo 20 agosto: in arrivo aurore boreali

Una tempesta solare colpirà la Terra il prossimo 20 agosto 2018. Come accade in questi casi, ci sarà qualche problema ai sistemi di comunicazione ma il fenomeno darà luogo anche a visioni spettacolari, come le aurore boreali. Queste sono amatissime; ci sono molte persone che le adorano al punto da scegliere destinazioni vacanziere proprio per andarle a cercare.

Gli astronomi russi del Laboratory of x-ray astronomy of the sun hanno annunciato l’imminente tempesta solare; il nostro pianeta sarà investito da una tempesta geomagnetica di grado G1, su una scala di 5 punti. Tutto questo avverrà il 20 agosto ma non sarà l’unica data importante; disturbi di minore intensità si registreranno probabilmente anche tra 17 e 21 agosto.

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Tempesta solare il 20 agosto: di cosa si tratta? 

Si tratta di un disturbo temporaneo della magnetosfera terrestre, caratterizzato da emissioni prodotte dal Sole; in parole povere, dalla corona della nostra stella si stacca materia che provoca un forte vento solare. Le particelle di energia emessa interferiscono con il campo magnetico terrestre per circa 24 – 36 ore. Questo può causare variazioni nelle correnti elettriche presenti nella ionosfera.

Sembra chiaro che non si tratterà di una tempesta solare di portata gigantesca come quella che è avvenuta il 18 marzo, sempre del 2018; ma è comunque un evento significativo che farà impazzire di gioia soprattutto gli amanti delle aurore boreali.

Per quanto riguarda ciò che potrebbe accadere, si tratta di un evento piuttosto contenuto se lo si osserva in linea generale: non interferirà granché sul nostro pianeta, e non ci sono scenari apocalittici in vista. Potrebbero esserci problemi alle radio o ai segnali GPS; potrà capitare che alcune persone accusino un inspiegabile mal di testa di moderata entità o che insorgano problemi di inteferenza con il navigatore satellitare.

Ad ogni modo non si saranno solo aspetti negativi; come detto, si potrà verificare un aumento delle aurore boreali che si registreranno con maggiore frequenza durante la tempesta solare, sempre ovviamente ad elevate latitudini. In questo modo sarà più facile osservare questo fenomeno!

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Un articolo di Adriano Riccardi pubblicato il 12/08/2018 e modificato l'ultima volta il 20/10/2021

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