Stati WhatsApp, arriva la pubblicità. Ecco cosa cambia
WhatsApp nell’ultimo periodo ha riservato tantissime novità ai propri utenti. Sono molti gli aggiornamenti e le funzioni cambiate o aggiunte recentemente; tra queste ultime, la desideratissima possibilità di eliminare un messaggio sbagliato inviato per errore. Prossimamente gli stati Whatsapp vivranno una vera e propria rivoluzione, come annunciato ormai da tempo.
Sappiamo che presto negli stati Whatsapp inserirà la pubbicità. La sperimentazione partirà dal primo trimestre del 2019; segnerà una vera e propria svolta per l’app di messaggistica più usata al mondo.
In questo modo, Whatsapp sarà preferito non soltanto dai privati ma anche e soprattutto dalle aziende. Infatti, malgrado la pubblicità non possa raggiungere le chat private e quelle personali – o almeno così pare – sicuramente troveremo gli sponsor tra gli stati Whatsapp.
Stati WhatsApp, cosa accadrà?
La scelta deriva chiaramente da un compromesso; si vuole evitare l’effetto trauma agli utenti che avevano scelto WhatsApp proprio per l’assenza di pubblicità e la gratuità del sistema di messaggistica. Un inizio, questo, piuttosto soft a cui farà seguito probabilmente un aumento graduale della pubblicità.
Sebbene l’obiettivo sia di quello di mantenere Whatsapp ADS entro i limiti che non infastidiscano gli utenti, rendendole invasive, sembra ovvio che le pubblicità verranno inserite anche tra le chat.
È estremamente possibile, infatti, che dopo questo grande passo nasceranno nuove polemiche e molti clienti sceglieranno di passare ad altri sistemi di messaggistica istantanea. Da questo punto di vista, Telegram ha superato un miliardo di download e si sta già facendo strada come sistema alternativo.
Se dal primo momento degli stati Whatsapp la pubblicità si sposterà anche alle chat, è possibile che saranno creati appositi programmi senza sponsor. E in questo momento di concorrenza spietata tra gestori di servizi telematici, sarà normale che altre aziende cerchino di indirizzare i propri utenti verso sistemi gratuiti o comunque senza il fastidio degli ADS. A questo si aggiunge il fenomeno degli account Whatsapp rubati, che porta sempre più persone a scegliere gestori diversi per la messaggistica istantanea. Si mette male per WhatsApp?
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