L’incubo riscossione fiscale: il nuovo volto di Equitalia
Il governo impone sempre più tasse salate su qualunque bene noi possediamo. Spesso gli oneri davvero alti non si riescono a fronteggiare tutti; considerando la situazione economica attuale di ciascun italiano, non è facile rispettare la legge dettagliatamente. L’italiano teme però di diventare un evasore e l’Agenzia Delle Entrate è molto severa a riguardo, potendo attivare la riscossione fiscale in modo pressoché immediato.
Quando paghiamo le tasse in ritardo, ci vengono richieste delle somme molto più alte perché il tasso di interesse e le sanzioni applicate sono molto salate. Se, addirittura non procediamo al pagamento e si sommano così diversi debiti, lo Stato attiva la riscossione fiscale e si rivale sui beni posseduti.
Facciamo un esempio: sui rifiuti solidi urbani, bisogna pagare una tassa che il Comune di ogni città fissa con pagamento in un unica soluzione o a rate. Su ciascun bollettino di pagamento che fa pervenire al nostro domicilio, sono indicate le date di scadenza che vanno rispettate scrupolosamente.
Quando si infrangono queste regole, pagando in ritardo o omettendo il pagamento, il Comune passa la richiesta di pagamento all’Agenzia delle Entrate che emette la Cartella Esattoriale che generalmente deve essere pagata entro 60 gg. La somma indicata comprende il debito aumentato degli interessi e della sanzione.
Lo stesso vale se non paghiamo il Bollo dell’Auto, l’Imposta sulla casa e su qualunque bene noi possediamo.
Riscossione fiscale: cosa è cambiato
Fino a poco tempo fa, si occupava della riscossione fiscale Equitalia, una Società che dal 2007 si occupava della riscossione delle imposte a livello nazionale.
Dal 1 luglio 2017 le societa’ Equitalia Spa e Equitalia Servizi di Riscossione Spa sono state sciolte. E’ stato istituito un ente strumentale dell’Agenzia delle Entrate sottoposto alla vigilanza del Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Le regole di riscossione fiscale non sono cambiate, quindi chi ha un debito col fisco sa cosa fare. Deve sapere, però, che ci sono delle novità.
Nel caso di debito insoluto ci sono alcuni beni che non vengono colpiti dal fisco. Non si corre il rischio, perciò, che vengano sottratti.
Ecco quali sono:
– lo stipendio, dal quale si può sottrarre mensilmente soltanto 1/5 se ci sono debiti richiesti dall’Erario.
– la pensione
– l’auto se è un mezzo di lavoro
– la casa
– i beni di famiglia
– il conto corrente
– le polizze sulla vita.
Questo è sicuramente un vantaggio per tante famiglie, ma bisogna stare sempre all’erta perché non si sa mai che le leggi possano cambiare all’improvviso, come avviene per fisco e criptovalute dove la confusione regna sovrana.