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Reddito di inclusione: chiuso l’iter del decreto che aiuterà le famiglie

Oramai la situazione economica in cui versa l’Italia ha toccato il fondo e il Governo prende ancora una volta dei provvedimenti, venendo in aiuto delle famiglie meno abbienti. Stavolta è il caso del Reddito di inclusione. 

Non si registrava una situazione simile dal secondo dopoguerra quando le famiglie non avevano come sfamare i figli, ma in quel caso si trattava di famiglie molto numerose. Oggi le famiglie sono composte da massimo due figli, ma comunque la condizione non è delle più felici. Spesso sono i vecchi genitori a correre in lo soccorso, con la loro misera pensione che non basta nemmeno per pagare l’affitto.

Il Governo ha istituito il reddito d’inclusione che consiste nel beneficio per le famiglie meno abbienti, che va da un minimo di 190 euro a un massimo di 485 euro.

Le commissioni congiunte Lavoro e Affari Sociali hanno approvato il decreto legislativo attuativo della legge delega sul contrasto alla povertà. Si è chiuso così l’iter parlamentare del Reddito di Inclusione (ReI).

Lo hanno annunciato in una nota, le relatrici del provvedimento nelle due Commissioni, Anna Giacobbe e Ileana Piazzoni. Per essere attuativo, il decreto legislativo, deve essere esaminato dal Governo che deve dare il via libera definitivo.

E’ stato stabilito che il beneficio riguarda 660 famiglie, quasi tutte con figli minori e la somma erogata andrà da un minimo di 190 euro a 485 euro.

Il beneficio economico sarà accompagnato da un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa. Si intende che verranno stanziati circa 2 miliardi di euro al fine di aiutare le famiglie con disoccupati a svolgere un’attività lavorativa.

In particolare l’aiuto arriverà alle famiglie con figli minori e disabili. Nuclei familiari dove ci sono le donne in stato di gravidanza e componenti ultra cinquantenni alla ricerca di lavoro.

Esaurito l’aiuto per questi casi specifici, si passerà alle altre famiglie in stato di crisi economica.

Il diritto, sulla base di cosa verrà stabilito?

Il beneficio sarà riconosciuto ai nuclei familiari con un modello ISEE in corso di validità che indicherà:

– reddito non superiore ai 6.000 euro

– valore patrimoniale immobiliare non superiore ai 20.000 euro.

La prima casa di proprietà non fa reddito.

Coloro che desiderano avvalersi del beneficio devono inoltrare domanda a partire dal prossimo 1 dicembre.

Per le modalità di compilazione del modulo, basta che si rivolgano al proprio Patronato di quartiere.

Un articolo di Flora Pierattini pubblicato il 05/08/2017 e modificato l'ultima volta il 28/06/2018

Flora Pierattini

È l’anima social della redazione. Appassionata di salute e benessere, gestisce un blog che esplora mode e tendenze del mondo femminile. Ha spiccate competenze nel campo del social marketing.

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