Coronavirus, è psicosi: assalto ai supermercati, ressa per le scorte e disinfettanti alle stelle
Era solo questione di tempo: la psicosi da Coronavirus si estende a macchia d’olio e porta i cittadini ad azioni impensabili solo fino a qualche ora fa. Dopo la chiusura di scuole e locali pubblici in Lombardia e Veneto, nelle ultime ore si è registrato un vero e proprio assalto ai supermercati.
“Sembra di essere in guerra: siamo fermi, i negozi sono chiusi, solo i supermercati sono aperti qualche ora al giorno. Entriamo scaglionati, ma qui carne non ce n’è più e non sanno quando arriverà perché arriva tutto da fuori. La gente ha paura”. Sono queste le dichiarazioni di un cittadino di Casalpusterlengo, uno dei comuni del Lodigiano che vive i drammatici momenti delle misure straordinarie adottate dal governo per fronteggiare l’allarme Coronavirus.
Lo scenario è proprio quello di un periodo bellico, e non solo nei paesi dove il contagio è realtà. Da Milano ad Ancona a Napoli molti supermercati presentano scaffali completamente vuoti; sono stati segnalate anche le prime zuffe per accaparrarsi generi alimentari e disinfettanti.
Insomma, la corsa all’acquisto di beni di prima necessità sta diventando una delle principali manifestazioni di una psicosi da quarantena che investe ormai praticamente tutta l’Italia. Le segnalazioni infatti si moltiplicano e anche da Reggio Calabria arrivano notizie di resse per le ultime bottigliette di Amuchina.
Psicosi da Coronavirus: supermercati e farmacie svuotate
E che dire delle farmacie? Mascherine, disinfettanti e guanti in lattice sono terminati praticamente ovunque. Tutti i prodotti di ogni marca e formato non sono disponibili da giorni e le domande più frequenti dei clienti riguardano proprio i tempi di riassortimento.
Le mascherine sono terminate da settimane e i rifornimenti tardano ad arrivare; i disinfettanti per le mani sono il bene più ambito e i prezzi continuano a lievitare: una mascherina costa anche 40 euro.
La domanda è: tutto questo è davvero necessario? Non siamo in grado di rispondere, ma l’invito a non perdere la calma è, ovviamente, quello più pressante. Certamente non sentiamo di condannare questi comportamenti per quanto irrazionali possano essere. La verità è che la rapida diffusione del virus lascia impreparati tutti; e se è vero che il problema Coronavirus deve essere fronteggiato secondo i protocolli medici, anche premunirsi di fronte al rischio di una possibile quarantena può aiutare la popolazione, quantomeno ad affrontare psicologicamente questo difficile momento.
Cosa pensi della psicosi da Coronavirus? Descrivici la tua esperienza nei commenti!