No green pass: da Nord a Sud in migliaia scendono in piazza
Altro che “no-vax”. Chi pensava che a dire no al green pass sarebbero stati i soliti estremisti, pochi e sparpagliati, dovrà ricredersi. Al grido di “libertà” e sotto i cori inneggianti a Norimberga, sono state migliaia le persone che in 81 piazze d’Italia a partire dalle 17.30 di sabato 24 luglio hanno protestato contro il green pass, il certificato verde obbligatorio dal 5 agosto per accedere a bar e ristoranti al chiuso, palestre, cinema e concerti.
Numerosi sono stati i presidi: piazza del Popolo a Roma, piazza Fontana a Milano, piazza della Signoria a Firenze, piazza Dante a Napoli e piazza Castello a Torino. E poi Aosta, Bologna, Palermo, Genova, Pescara, Cosenza e Reggio Calabria, per dirne alcuni. Tutti in piazza per gridare all’unisono “basta dittatura”.
No green pass: si infiammano le piazze
“È una piazza libera, senza colori”, ripetono in tanti. E odiano essere chiamati “no-vax”, perché sono in molti quelli che non hanno nulla contro il vaccino, e ancora di più sono gli stessi vaccinati. La stonatura, quello che davvero non va giù a numerosissimi cittadini, è subire quotidianamente scelte limitative della libertà, spesso assurde e irrazionali. E a farne le spese, le “solite” attività economiche. Quelle, per intenderci, che non trovano pace dall’inizio della pandemia.
“Noi non siamo contro il vaccino, ma crediamo che questa misura danneggi l’economia. Io ho un ristorante e ho pochi posti all’aperto. Con questa misura in molti falliremo“.
“Ci chiamano ancora complottisti, siamo passati dai lockdown alle mascherine obbligatorie, ora sono arrivati a questo scempio. Si sta vivendo un’apartheid sanitaria. Invitiamo tutti a innalzare una sola grande bandiera, il tricolore della libertà“. E ancora: “Oggi il green pass vale per i ristoranti, vale con una dose vaccinale. E una dose vaccinale non dà nessuna copertura. Che presa in giro è questa?”.
Il corteo dei no green pass ha toccato le oltre novemila persone a Milano. “No alle multinazionali, fuori i Big Pharma dallo Stato”. Si sono viste stelle di David con su scritto “no vaccinati = ebrei”; in un cartellone il green pass è stato paragonato alla svastica, in un altro il ministro della salute Roberto Speranza è stato ritratto in divisa da nazista con lo slogan “Obbedisci, fai il vaccino!”.
E ancora, insulti a Mario Draghi e ai giornalisti, chiamati “venduti”, hanno scandito i cortei più popolati. E a Roma si sono registrati anche attimi di tensione.
Spaccature anche in politica
Le reazioni non sono tardate. Il segretario del Pd Enrico Letta ha dichiarato che “ogni manifestazione contro il green pass è una manifestazione contro le riaperture, contro la libertà, dobbiamo dirlo con grande forza. Il governo si è preso l’impegno di vaccinare la maggior parte degli italiani e fare sì che questa sia la condizione per la libertà”.
Ma alla risposta della popolazione scesa in piazza per manifestare contro le limitazioni istituite con il green pass, si sono aggiunti presto i commenti di sostegno di alcuni leader politici.
Luigi Paragone, ex senatore M5S e fondatore del movimento anti-UE Italexit ha affermato: ” “Sono assolutamente contrario al nuovo decreto Draghi. E ritengo che le parole del presidente del Consiglio sui vaccini siano un atto di vigliaccheria“. E prosegue: “Se come dice Draghi l’appello a non vaccinarsi coincide a far morire, allora per quale motivo non si ricorre all’obbligatorietà? In quanto capo del governo dovrebbe avere la responsabilità di rendere obbligatorio il vaccino e di non chiedere una malleva da parte di chi si vaccina, altrimenti significa che non è vero quello che stanno dicendo e io ritengo che sia così.”
“Ieri ero in piazza Duomo a Milano – aggiunge – dove si è creato un raduno spontaneo, per manifestare contro l’obbligo del Green pass. Oggi sarò molto probabilmente a Varese. Parteciperanno in molti, anche vaccinati che considerano comunque il Green pass un atto illiberale, di arroganza da parte del Governo. Le manifestazioni saranno tante, poco alla volta la marea salirà, è un vento nuovo“.
Sulla stessa linea il deputato della Lega Claudio Borghi, che ha provocato senza mezzi termini: “Se Draghi è convinto che i cittadini non vaccinati muoiano, ammesso che questo sia vero ma non è così perché lo dimostrano i dati scientifici, mi domando che cosa aspetti il presidente del Consiglio a imporre un obbligo vaccinale”.
Prossime manifestazioni No green pass
Dopo il successo delle manifestazioni per dire no al green pass, sono previste numerose iniziative anche nei prossimi giorni. Il Comitato libera scelta ha già lanciato l’idea di una fiaccolata per mercoledì a Roma. “Chi tace acconsente. Se anche tu sei contrario all’obbligo del green pass, ora è il momento di dimostrarlo”.
Già a Torino giovedì scorso erano scese in piazza centinaia di persone. Uno dei promotori dell’iniziativa, Marco Liccione, ha così commentato: “Siamo stati la miccia che ha fatto esplodere una bomba ad orologeria, era ora”. E prosegue: “L’affluenza delle persone e il dissenso manifestato verso le loro scelte, e visto che il potere appartiene al popolo in una democrazia, dovrebbero, credo, far riflettere le forze politiche sul loro operato”.
I nostri lettori cosa ne pensano? Limitare gli accessi ai locali pubblici con il Green pass è giusto? E, soprattutto, avrà una qualche utilità? Esprimi la tua opinione nei commenti!