Migranti, morti in mare una donna e un bambino. Open Arms denuncia, Salvini replica

Sono morti in mare una donna e un bambino a bordo di un gommone. Sarebbe stata la Guardia Costiera libica a lasciarli morire, negando loro assistenza. La denuncia arriva dalla Ong spagnola Proactiva Open Arms che ha proceduto alle azioni di recupero dei cadaveri.

Queste le dichiarazioni, davvero molto forti, postate su Twitter dal fondatore dell’organizzazione Oscar Camps. “La Guardia Costiera libica ha detto di aver intercettato una barca con 158 persone fornendo assistenza medica e umanitaria – così ha scritto Camps – ma non hanno detto che hanno lasciato due donne e un bambino a bordo e hanno fatto affondare la barca perché non volevano salire sulle motovedette”.

Morti in mare una donna e un bambino. I soccorsi e la denuncia di Open Arms

Una volta arrivati sul luogo, Camps afferma di aver trovato una delle due donne ancora viva, ma di non aver potuto fare nulla per l’altra donna e il bambino. Le accuse sono durissime: “per quanto tempo avremo a che fare con gli assassini arruolati dal governo italiano per uccidere?” Il post è stato corredato delle immagini del recupero dei cadaveri; in bella vista i corpi della donna e del bambino morti in mare.

Immediata la replica di Matteo Salvini su Facebook. “Bugie e insulti di qualche Ong straniera confermano che siamo nel giusto: ridurre partenze e sbarchi significa ridurre i morti, e ridurre il guadagno di chi specula sull’immigrazione clandestina. Io tengo duro. #portichiusi e #cuoriaperti”.

Si infiamma nuovamente lo scontro tra Salvini e Open Arms. Già dalla fine di giugno la ong che era stata tenuta lontana dalle coste italiane e maltesi aveva ottenuto l’autorizzazione allo sbarco di 59 migranti a Barcellona. Sin da allora, Open Arms aveva accusato la Guardia costiera italiana e libica della morte di cento persone. Tutto sarebbe conseguenza della politica italiana di chiudere i porti alle ong.

Sul punto interviene infine il Viminale. La versione fornita dalla Open Arms sarebbe una fake news. Nele prossime ore, invece, verrà resa pubblica la versione dei terzi osservatori che smentirà l’omissione di assistenza libica.

Nella mattinata di oggi, il ministro dell’Interno Matteo Salvini si era già pronunciato sulle imbarcazioni della Proactiva Oper Arms che al momento sono in zona Sar davanti alla Libia. Su Twitter Salvini ha scritto: “Due navi di Ong spagnole sono tornate nel Mediterraneo in attesa del loro carico di esseri umani. Risparmino tempo e denaro, i porti italiani li vedranno in cartolina.”

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Un articolo di Flora Pierattini pubblicato il 17/07/2018 e modificato l'ultima volta il 24/07/2018

Flora Pierattini

È l’anima social della redazione. Appassionata di salute e benessere, gestisce un blog che esplora mode e tendenze del mondo femminile. Ha spiccate competenze nel campo del social marketing.

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