La Germania multa Telegram: dovrà pagare più di 5 milioni di euro
La Germania ha annunciato ieri che l’app di messaggistica Telegram è stata multata per un totale di 5,125 milioni di dollari. Ma perché la Germania multa Telegram? L’impresa di Pavel Durov avrebbe violato le leggi del Paese che richiedono che le piattaforme di social network forniscano canali per segnalare post contenenti contenuti criminali.
L’Ufficio federale di giustizia tedesco ha dichiarato in un comunicato di aver riscontrato che Telegram aveva violato il Network Enforcement Act del paese nel 2021 e nel 2022 e ha imposto la punizione suddividendola in due multe diverse.
La prima multa di circa 4,2 milioni è stata inflitta per la mancata adesione al Net Enforcement Act. La seconda, invece, trova la sua giustificazione nella mancata comunicazione ai tribunali tedeschi di un referente in Germania in modo che le autorità potessero raggiungere l’impresa con atti legali.
La Germania multa Telegram: viola il NetzDG
Il Network Enforcement Act (NetzDG) rappresenta uno dei più importanti cataloghi di condotta per i servizi di messaggistica e i social network. In questo caso, l’attenzione si è concentrata sulla corretta gestione di questioni come l’incitamento all’odio e i contenuti criminali. All’inizio dell’anno si ipotizzava già che Telegram potesse subire una pesante multa a causa di varie violazioni di questa legge.
In particolare, dietro la pesante multa di Telegram c’è la cattiva gestione delle notifiche. Ad oggi, l’immpresa non è stata in grado di fornire un canale di segnalazione conforme al NetzDG. Il problema non riguarda solo gli utenti e l’imposibilità di segnalare contenuti discutibili o addirittura penalmente rilevanti.
Le violazioni del NetzDG stanno ora costando care all’impresa che gestisce il servizio di messaggistica Telegram. L’Ufficio federale di giustizia ha annunciato lunedì 17 ottobre 2022 di aver notificato due avvisi alla società con sede a Dubai. Complessivamente la penale supera i 5 milioni di euro.
Telegram irreperibile in Germania: seconda sanzione
Per la seconda violazione, le autorità tedesche hanno affermato di aver “provato in precedenza più volte dall’aprile 2021” a consegnare lettere di convocazione per le udienze al quartier generale di Telegram a Dubai. Il tutto, però, senza successo, successo nonostante il sostegno delle autorità degli Emirati Arabi Uniti. Infine, si è reso necessario pubblicizzare pubblicamente l’udienza e a tal fine le lettere di convocazione sono apparse sulla Gazzetta Federale. Nonostante uno studio legale (senza averne ricevuto l’incarico) si sia prodigato in difesa di Telegram, non è riuscito a produrre nulla di rilevante.
La multa per Telegram, dunque, è stata inevitabile. Ad oggi, comunque, l’impresa non ha ancora un indirizzo valido per le notifiche in Germania. E questo è obbligatorio per poter contattare autorità e tribunali. Ma mentre l’inesistenza di un indirizzo nazionale comporta “solo” una multa di 875.000 euro, la sanzione per la procedura di reclamo inadeguata pesa molto di più arrivando, nel caso della multa di Telegram, a 4,25 milioni di euro.
Telegram ha sede a Dubai ed è stata fondata da Pavel Durov. Il magnate è fuggito in esilio dalla Russia nel 2014 dopo aver perso il controllo della sua precedente compagnia. Il motivo? Essersi rifiutato di consegnare i dati dei manifestanti ucraini alle agenzie di sicurezza russe. Il tutto accadeva dopo l’annessione alla Russia del territorio ucraino della Crimea.
Ad oggi l’app di messaggistica Telegram ha superato il miliardo di download ed è una delle prime cinque app più scaricate al mondo. Ogni mese l’app conta oltre 700 milioni di utenti attivi. Telegram, che è un’app crittografata, è usata indifferentemente da ucraini e russi allo stesso modo per discutere della guerra, così come accade in altri Paesi.
L’Ufficio federale di giustizia ha osservato che le multe non sono definitive e che Telegram può impugnare la decisione.