Jennifer Kent unica donna al festival di Venezia, ma viene insultata
Il festival di Venezia anche quest’anno si è tinto di rosa. Tra tutte le belle donne presenti che hanno sfilato in abiti sfavillanti, l’attenzione è andata su una tra quelle che sicuramente hanno carattere e determinazione da vendere. Parliamo della regista Jennifer Kent.
Jennifer quest’anno ha partecipato come unica regista donna con un film che prende il nome di The Nightingale. Parla di una vendetta femminile ambientata nella Tasmania del 1820, e mostra tematiche forti con scene a tratti molto crude.
Al termine della proiezione del film di Jennifer Kent, un uomo, mentre giravano i titoli di coda e appariva il nome della regista, ha urlato: “P… vergogna, fai schifo”. L’insulto è stato sentito da tutti i presenti in sala, provocando sdegno verso l’uomo che ha gridato.
I giornalisti ne hanno approfittato e hanno chiesto alla regista cosa pensasse degli epiteti ricevuti. Jennifer Kent ha risposto così: “Quando si ricevono questi insulti, bisogna reagire con amore e compassione verso l’ignoranza. La mia è una storia che deve essere raccontata nel 2018. Ovviamente essere l’unica donna regista a concorrere mi dispiace molto; avrei voluto vedere qui molte più sorelle registe, per sostenerci a vicenda”.
Jennifer Kent insultata al Festival di Venezia
Poi Jennifer Kent ha continuato. “Il cinema ha un compito importante, quello di riflettere il mondo, e si comprende a pieno che il rapporto uomini e donne in quest’era è ancora da rivedere sotto molti punti di vista. Il mio film parla proprio di questo, del rispetto che si deve alle donne”.
Lo staff del festival di Venezia ha provveduto velocemente a scusarsi con tutti e rilasciare una dichiarazione su Twitter. La promessa è che vi sarà nell’immediato il ritiro dell’accredito stampa del responsabile dell’insulto verso la regista.
Dobbiamo dire che poco dopo l’accaduto è stato lo stesso responsabile a mettersi in mostra scrivendo un post su Facebook. Sharif Meghdoud, così si chiama, è un giornalista. Ha scritto: “Sono stato io l’uomo che ieri sera, alla proiezione stampa, ha gridato un insulto deplorevole alla regista una volta apparso il suo nome.
Per evitare alla base qualunque tipo di speculazione su cosa abbia detto lo ripeto qua “Vergognati p… fai schifo”. Un rigurgito uscito da una bocca che non pensava né a quello che diceva né alle relative conseguenze; di base non sono contrario ai fischi e insulti alle fine delle proiezioni al festival ma il mio gesto di ieri sera è da condannare per la sua natura estremamente esplicita e offensiva.
Vorrei innanzitutto chiedere scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dal mio gesto; alla regista Jennifer Kent alla quale auguro una splendida carriera e alla Biennale di Venezia; e ai direttori Paolo Baratta e Alberto Barbera per la brutta figura che ho fatto fare a livello internazionale.
Poi continua. “Ci tengo a specificare che il mio gesto identifica me e soltanto me come cafone e non l’intero apparato giornalistico italiano che si trova attaccato da tutto il mondo nelle ultime ore. Il gesto di uno non dovrebbe rappresentare una collettività ma un’anomalia che garantisco non si ripeterà più.
Ovviamente non penso e non ho mai pensato le cose che ho detto. L’insulto viene fuori da un pensiero irrazionale e iperbolico di un cinismo che potrebbe andar bene al bar tra amici ma che è assolutamente fuori luogo all’interno di una Mostra d’Arte“.
E ancora: “Il gesto non è da pensare come attacco maschilista o misogino; le scelte delle parole sono importanti è vero e la parola incriminante poteva essere quella come un’altra”.
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