Migranti: Italia farà approdare navi militari fino a nuove regole missione Sophia

L’annuncio proviene dal ministro degli Esteri Moavero Milanesi; l’Italia farà approdare navi militari che hanno soccorso i migranti nei propri porti. Tuttavia questo durerà per poco tempo: appena 5 settimane, durante le quali l’Unione Europea dovrà rimodulare i termini delle regole sull’immigrazione e in particolare quelle della missione Sophia.

Il permesso straordinario accordato, ad ogni modo, non riguarderà tutte le imbarcazioni e soprattutto ne resteranno fuori le ong. L’apertura avverrà esclusivamente nei confronti delle navi militari coinvolte nella missione Sophia.

Si tratta di un’operazione europea coordinata da militari italiani; gli obiettivi sono l’addestramento della Guardia costiera libica, il mantenimento dell’embargo di armi alle fazioni libiche, la lotta per combattere il traffico di migranti e di petrolio.

Italia farà approdare navi militari, come cambia la missione Sophia

In realtà, per quanto le operazioni di salvataggio non costituiscano uno dei fini dichiarati dalla missione, accade assai di frequente che le navi militari Sophia soccorrano i migranti che trovano in mare. Proprio questa situazione ha portato l’Italia qualche settimana fa ad annunciare che i porti italiani sarebbero rimasti chiusi anche nei confronti delle navi militari.

In definitiva, il governo italiano auspica che i migranti recuperati in mare nell’ambito della missione non rimangano tutti in Italia, come finora è avvenuto, ma vengano poi redistribuiti nei Paesi europei.

Nasce da qui la sempre più sentita esigenza di riformare le regole della missione militare Sophia. Quello che è più difficile da ottenere, però, è il consenso di tutti gli stati membri. Dal suo canto, l’Unione Europea sembra stia preparando una proposta di aiuti economici in favore dei Paesi che si renderanno disponibili all’accoglienza dei migranti.

Si parla di circa 6000 euro per ogni migrante accolto e altri finanziamenti. Saranno allettanti? Vi aggiorneremo presto sull’evoluzione di questo delicato equilibrio tra l’Italia e l’Unione Europea.

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Un articolo di Alberto Fogliani pubblicato il 24/07/2018 e modificato l'ultima volta il 24/07/2018

Alberto Fogliani

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