Arrestata infermiera: somministrava morfina a un neonato
Sempre più spesso si sente parlare di infermiere che commettono dei reati nei confronti dei pazienti degli Ospedali presso cui prestano servizio.
L’ultimo fatto è di oggi ed è accaduto presso la Asl di Verona.
La polizia ha arrestato un’infermiera perché accusata di aver somministrato della morfina ad un neonato.
Notizie così ci mettono sempre più in allarme, perché gli ospedali dovrebbero essere dei luoghi sicuri per i nostri malati.
Invece sempre più spesso sentiamo al telegiornale notizie agghiaccianti di questo tipo:
“Infermiera uccide paziente”, “Avvelenata donna in fin di vita”, “fatta puntura letale”. Infermiere che si vantano con le colleghe. Altre che si fanno i selfie con le loro vittime.
Quello che accade nelle case di riposo è indescrivibile.
Ricoverati legati, picchiati, tirati per i capelli e lasciati morire.
Mal nutriti e umiliati da quelli che dovrebbero essere i loro angeli, gli amici che gli dovrebbero stare accanto per superare momenti difficili. Invece, sono loro i responsabili delle loro sofferenze più atroci.
Sono situazioni estreme che non ci fanno sentire sicuri nel lasciare i nostri cari. Spesso le famiglie non posso occuparsi di loro. Pagano rette molto alte, sperando di garantire ai propri congiunti il migliore dei trattamenti.
E questo è il risultato.
Nel caso di oggi, la vittima è un neonato che è andato in overdose. La morfina gli ha causato un arresto respiratorio.
Vediamo come sono andati i fatti.
L’infermiera ha somministrato della morfina al bimbo ricoverato di sua iniziativa poiché nessun medico aveva prescritto il farmaco. Da ciò si evince che non si tratta di un errore umano. C’è stata l’ intenzionalità della donna di ledere la salute di un paziente e per di più un neonato.
Sono fatti che ci lasciano sgomenti e ci fanno capire che esistono infermiere criminali, psicopatici e con malattie mentali.
Oggi sempre più accadono casi di questo genere che dovrebbero fare riflettere chi si occupa del personale di strutture pubbliche.
Periodicamente, i dipendenti si dovrebbero sottoporre a visita psicologica, per evitare di incorrere in queste situazioni a rischio.
L’infermiera è stata condotta in carcere.