Foto 3D Facebook, sono arrivate ma non per tutti. Ecco come funzionano

Sul social di Mark Zuckerberg è costantemente tempo di innovazione e novità. Se in molti non riescono ancora a trovare pace per quanto riguarda le foto a 360 gradi, sul cui funzionamento molti utenti nutrono ancora dubbi, arrivano proprio oggi le foto 3D Facebook. Vediamo di cosa si tratta.

A disetto del nome, le foto 3D Facebook non sono vere e proprie immagini tridimensionali. Il nome dato a questa nuova funzione è forse un po’ fuorviante, in quanto il soggetto dell’immagine non potrà essere visto in ogni angolazione possibile come accade nel caso delle vere fotografie 3D. Più che altro, l’oggetto dell’inquadratura sembrerà in rilievo rispetto allo sfondo circostante, che apparirà sfocato.

Più che altro si tratta dunque di un effetto visivo. Le foto 3D Facebook sono una vera innovazione di tipo tridimensionale e forse anche su questo sbocceranno le prime polemiche. La funzionalità non è ancora di tipo avanzato e non è disponibile per tutti, ma lo potrebbe diventare alla fine di ottobre 2018.

Foto 3D Facebook, ecco come funzionano

Gli utenti del social di Zuckerberg potranno guardare su Facebook foto 3D scattate da amici e parenti; ma non a tutti sarà data questa possibilità. Infatti è necessario che le foto siano scattate con uno smartphone che abbia almeno due fotocamere. La responsabilità di queste differenze non è quindi di Facebook, ma è semplicemente da attribuire ad una motivazione pratica dovute ale caratteristiche tecniche del disposiivo usato.

Grazie alle due fotocamere il social potrà fare il suo giusto lavoro sui pixel, trattandoli in maniera apprezzabile e dando vita ad un lavoro ottimale. Inoltre è stato specificato che bisogna scattare le foto con la giusta attenzione: il soggetto non potrà essere troppo vicino e ci dev’essere un distacco netto ed evidente tra l’ambiente circostante, lo sfondo e il soggetto principale. In caso contrario l’immagine sembrerà ugualmente uniforme.

Questa innovazione avrà successo? Lasciateci i vostri commenti! 

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Un articolo di Adriano Riccardi pubblicato il 15/10/2018 e modificato l'ultima volta il 20/10/2021

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