Finte separazioni in aumento. Obiettivo: pagare meno tasse
Con il fisco non se ne può davvero più. Sono sempre più numerose le finte separazioni tra coniugi per risparmiare sulle tasse.
Oramai il cittadino è stanco. Per evitare di essere colpito dalle tasse si deve prodigare in qualche soluzione strategica. La situazione è questa: per evitare di essere considerati evasori fiscali si deve dichiarare tutto. Il conto postale, quello bancario. Si deve dichiarare l’auto e la moto. Tutto è soggetto a tassazione. Un disoccupato che non possiede redditi, deve pagare le tasse dell’immobile lasciatogli in eredità o del pezzo di terra.
La legge è fatta veramente male!
Se uno è disoccupato deve dichiarare la situazione reddituale di uno o due anni prima. Deve pagare, quindi, le tasse. Viceversa, se oggi lavora, beneficia del fatto che fino allo scorso anno non aveva redditi. Pertanto, beneficia del buono libro scolastico dei figli e della borsa di studio. Nel caso del diritto agli assegni familiari, questi non gli spettano in base alla normativa INPS. Si parla infatti di reddito complessivo derivante da lavoro dipendente che non deve superare il 70%. Quale reddito se si era disoccupati? A dir poco scandaloso!
Ritornando al discorso iniziale, il cittadino italiano, messo con le spalle al muro, deve studiare delle strategie. Di evadere il fisco non se ne parla, ma allora come fare?
Facciamo un breve esempio: nucleo familiare composto da quattro persone. I coniugi hanno un reddito basso, ma cumulandosi superano una soglia tale da prevedere una tassazione abbastanza alta. Nella dichiarazione Modello Unico, il reddito sarebbe soggetto ad una tassazione che comporta il pagamento di un’IRPEF non esigua. Se si aggiungono poi dei fabbricati e un piccolo reddito del figlio a carico, la situazione diventa impossibile.
A questo punto, cosa fare?
Ecco la soluzione. I coniugi si separano! Non perché hanno litigato a causa delle tasse da pagare. Ma perché – siamo alla frutta – si devono ingegnare per non cumulare i redditi familiari.
Così avviene la separazione e i coniugi possono presentare due diverse domiciliazioni. Magari la figlia maggiore a carico sposta il domicilio dalla nonna e il gioco è fatto. Non si tratta di evasione fiscale perché ciascun coniuge dichiarerebbe regolarmente il proprio reddito e quindi sarebbe tassato.
Si stima che le finte separazioni sono circa 6400 delle 91000 in atto.
Questa strategia sembra ideale per i nuclei familiari che possiedono una seconda abitazione. Inoltre, avendo un reddito medio-alto, intorno ai 40mila-50mila euro, si eviterebbe una tassazione molto alta. Con la separazione dei coniugi, i singoli soggetti hanno molti altri vantaggi. Ad esempio, nel caso di concorsi, una donna separata con figli minori sale nella graduatoria.
Nel caso di separazione a scopo economico, ad ogni modo, bisogna fare attenzione ai controlli del fisco che vorrà accertarsi della situazione.
Gran brutta situazione questa a cui induce il fisco. Già le coppie sposate sono poche, se ci si mette anche la politica.. stiamo davvero toccando il fondo.