Sanremo, profanazione in diretta. Il Comunicato del Vescovo di Ventimiglia
Che il Festival di Sanremo avesse toccato il fondo da tempo, lo si sapeva. L’anno scorso il palco dell’Ariston aveva già ospitato un susseguirsi di scenografie brasfeme che non hanno lasciato indifferente il popolo cristiano. Quest’anno, però, la manifestazione canora ha iniziato a scavare la propria inesorabile fossa già dalla prima serata. Non solo per il flop di ascolti destinato ad accentuarsi, sulla spinta di iniziative come “Togliamo il disturbo” e #boicottasanremo; ma per la pochezza dei contenuti, sempre più offensivi del sentimento religioso di milioni di Italiani e della stessa nostra umanità.
Non abbiamo guardato il Festival, né lo faremo. Ma sembra evidente che il 2022 non sarà propizio a quello che ormai in tanti considerano uno spettacolo a dir poco disgustoso. A parte un tentativo – peraltro malriuscito – di rendere omaggio al grande Franco Battiato, non sembra che l’edizione sarà ricordata per la musica italiana. Apprendiamo dai mezzi di informazione che in un colpo solo durante la prima serata siano stati fatti fuori tutti i più elementari canoni della pubblica decenza. A turno sono state ridicolizzate minoranze, maggioranze e gli stessi capi di Stato; ma non si sono salvate neanche le vittime degli effetti avversi dovuti alla somministrazione dei trattamenti sanitari resi praticamente obbligatori dal Governo.
L’aspetto più turpe e inaccettabile, però, resta la triste deriva intrapresa ormai con costanza verso la pubblica profanazione dei Sacramenti. Apprendiamo infatti che in apertura della manifestazione un cantante (che ci rifiutiamo anche solo di nominare per evitargli il benché minimo risalto), abbia inscenato sul palco il rito del Battesimo, offendendolo e dissacrandolo.
Insomma, iniziamo proprio male.
A dare il giusto risalto alla vicenda, condannandola duramente, è intervenuto il Vescovo di Ventimiglia – Sanremo, Sua Eccellenza Mons. Antonio Suetta, con un Comunicato Ufficiale del quale condividiamo ogni parola e che di seguito riportiamo integralmente.
Profanazione a Sanremo: il Comunicato del Vescovo di Ventimiglia
“Una triste apertura del Festival della Canzone Italiana 2022 ha purtroppo confermato la brutta piega che, ormai da tempo, ha preso questo evento canoro e, in generale, il mondo dello spettacolo, servizio pubblico compreso.
La penosa esibizione del primo cantante ancora una volta ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante.
Il brano presentato, già nel titolo – Domenica – e nel contesto di un coro gospel, alludeva al giorno del Signore, celebrato dai cristiani come giorno della fede e della risurrezione, collocandolo in un ambiente di parole, di atteggiamento e di gesti, non soltanto offensivi per la religione, ma prima ancora per la dignità dell’uomo.
Non stupisce peraltro che la drammatica povertà artistica ricorra costantemente a mezzi di fortuna per far parlare del personaggio e della manifestazione nel suo complesso.”
Nel Comunicato il Vescovo continua:
“Indeciso se intervenire o meno, dapprima ho pensato che fosse conveniente non dare ulteriore evidenza a tanto indecoroso scempio, ma poi ho ritenuto che sia più necessario dare voce a tante persone credenti, umili e buone, offese nei valori più cari per protestare contro attacchi continui e ignobili alla fede; ho ritenuto doveroso denunciare ancora una volta come il servizio pubblico non possa e non debba permettere situazioni del genere, sperando ancora che, a livello istituzionale, qualcuno intervenga; ho ritenuto affermare con chiarezza che non ci si può dichiarare cattolici credenti e poi avvallare ed organizzare simili esibizioni; ho ritenuto infine che sia importante e urgente arginare la grave deriva educativa che minaccia soprattutto i più giovani con l’ostentazione di modelli inadeguati.
Sono consapevole che la mia contestazione troverà scarsa eco nel mondo mediatico dominato dal pensiero unico, ma sono ancora più certo che raggiungerà cuori puliti e coraggiosi, capaci di reagire nella quotidianità della vita ad aggressioni così dilaganti e velenose. Soprattutto sono convinto di dover compiere il mio dovere di pastore affinché il popolo cristiano, affidato anche alla mia cura, non patisca scandalo da un silenzio interpretato come indifferenza o, peggio ancora, acquiescenza.
Vero è, come dice il proverbio, che “raglio d’asino non sale al cielo”; ma stimo opportuno sollecitare le coscienze ad una seria riflessione e i credenti al dovere della riparazione nella preghiera, nella buona testimonianza della vita e nella coraggiosa denuncia.
Sanremo, 2 febbraio 2022.
✠ Antonio Suetta
Vescovo di Ventimiglia – Sanremo”
Profanazione a Sanremo: tutelare i più giovani
L’episodio è gravissimo e riteniamo che debba avere la massima risonanza perché non passi inosservato; soprattutto agli occhi dei più giovani, spesso inconsapevoli dei pericoli che si nascondono dietro il luccichìo dell’intrattenimento di massa.
Dal canto nostro, auspichiamo che l’episodio sia la “goccia che fa traboccare il vaso” e che l’intera Comunità cristiana possa assumere i dovuti provvedimenti. Soprattutto per i ragazzi, che dovrebbero sviluppare spirito critico e uscire dal passivo assorbimento degli stimoli televisivi. Il tutto nella consapevolezza che il Festival di Sanremo è diventato oggi più che mai un “teatrino degli orrori”, una sfilata di dubbi personaggi che hanno quale unico intento quello di imporre indirizzi politici e visioni blasfeme della società.