Farmaco distrugge il carcinoma al polmone: riconosciuto da AiFA

Il cancro è la malattia che ancora oggi fa molta paura e a causa della quale avvengono ogni anno molti decessi. Ne sono colpiti soggetti anche molto giovani e la terapia chemioterapica è davvero molto invasiva. Recentemente è in fase di sperimentazione un farmaco che ha dato i primi risultati. Sarebbe in grado di sciogliere il carcinoma ai polmoni. Se la cosa fosse possibile, molte vite umane si salverebbero, considerando che ne sono colpiti molti fumatori sia donne che uomini.

I risultati della ricerca sul nuovo farmaco

Dopo mesi di sperimentazione, l’Aifa ha approvato il farmaco Keytruda come farmaco di prima linea, cioè che deve essere usato per primo nella lotta contro questa malattia.

Questo farmaco va utilizzato nel caso di alcune neoplasie del polmone, trattate fin ora soltanto con la chemioterapia. Tratterà i casi di tumore fin ora incurabili e dichiarati inoperabili. E’ un anticorpo monoclonale, chiamato farmaco intelligente perché è in grado di individuare e distruggere il tumore del polmone.

Questa terapia è davvero rivoluzionaria considerando che fin ora nessun farmaco era stato mai in grado di sostituire la chemioterapia.

La cosa più interessante e utile ai nostri malati è che questo prodotto biologico è capace di aggredire soltanto le cellule neoplastiche, ma allo stesso tempo potenzia il sistema immunitario. In questo modo, le cellule maligne sono individuate e vengono distrutte.

Con questa scoperta innovativa, finalmente la chemioterapia potrà essere sostituita. Sappiamo quanto sia efficace, ma invasiva per le cellule buone.

In questo consiste il vantaggio di questa scoperta nel campo della medicina. L’anticorpo monoclonale è stato programmato per attaccare le cellule malate, ma allo stesso tempo riattiva il sistema immunitario bloccato dal tumore. Questo, riattivandosi, riconosce le cellule neoplastiche, le attacca e le induce ad autodistruggersi.

I linfociti intervengono per bloccare il recettore cellulare, responsabile della crescita del tumore. Questo si riduce e smette di proliferare altre cellule malate.

Attualmente questo farmaco viene usato soltanto su alcuni tipi di tumore polmonare.

La ricerca non si ferma mai e una sperimentazione sta cercando di vedere se è possibile intervenire su altri tipi di neoplasia polmonare e sul tumore del colon e del pancreas, considerati fino ad oggi irreversibili.

Un articolo di Patrizia Vardaro pubblicato il 05/08/2017 e modificato l'ultima volta il 28/06/2018

Patrizia Vardaro

Cultrice di salute e benessere, è particolarmente attenta al mondo delle mamme e dell’infanzia. Cura anche una rubrica dedicata alle neo-mamme e alle donne in dolce attesa. Ha una grande passione per l’oroscopo e il mondo dell’astrologia.

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