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Farina mix per dolci ritirata dal commercio, ecco perché

Non tutti vanno a comprare i dolci già pronti: c’è chi usa la farina mix per dolci, che può essere davvero utilissima per dare vita a dolci che abbiano un gusto particolarmente simile a quello che avrebbero se li comprassimo dalla pasticceria. In questo caso, però, è stato diramato un allarme in merito ad una farina risultata non a norma.

L’allarme proviene direttamente dal Ministero della Salute e coinvolge la farina mix per dolci appartenente al marchio Molini Spigadoro. Il motivo riguarda il fatto che in questo composto sarebbe presente un allergene della soia non dichiarato sull’etichetta; cosa che invece andrebbe fatta per tutti gli ingredienti che possono scatenare gravi reazioni allergiche in chi va a mangiare il prodotto. Così come è necessario dichiarare tracce di noci, glutine o altre, allo stesso modo bisogna dichiarare la presenza di soia tra gli ingredienti.

Intolleranza alla soia: attenzione alle etichette

Se la farina mix per dolci viene ingerita da un soggetto intollerante può scatenare reazioni gravi come respiro affannoso, diarrea, vomito, tosse, rinite, dermatite. I sintomi sono tanti altri e possono essere confusi con altri problemi, e quindi la diagnosi può essere ancora più problematica e tardiva. L’intolleranza alla soia può insorgere già ai tre mesi e risolversi spontaneamente entro i due anni.

E’ l’allergologo che può diagnosticare questa intolleranza che a volte viene confusa con la celiachia o con altre intolleranze, anche al lattosio.

L’età influisce molto su questa intolleranza alimentare, perché questa insorge facilmente nell’infanzia e non nell’età avanzata. La gestione di questa patologia è esclusivamente legata all’alimentazione: basta eliminare l’allergene per risolvere il problema alla radice.

In presenza di allergie o intolleranze non bisogna stare lontani solo dalla soia ma bisogna anche evitare il miso, il natto ed altre cose che hanno a che fare con la soia.

Attenzione quindi a controllare sempre le etichette e a verificare sempre che nell’azienda da cui acquistiamo il prodotto non ci sia contaminazione di prodotti a base di soia.

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Un articolo di Patrizia Vardaro pubblicato il 26/04/2018 e modificato l'ultima volta il 28/06/2018

Patrizia Vardaro

Cultrice di salute e benessere, è particolarmente attenta al mondo delle mamme e dell’infanzia. Cura anche una rubrica dedicata alle neo-mamme e alle donne in dolce attesa. Ha una grande passione per l’oroscopo e il mondo dell’astrologia.