Donald Trump torna su Twitter: Elon Musk ripristina l’account
Trump torna su Twitter: se ne era parlato ma ora il ritorno dell’ex presidente degli Stati Uniti sulla piattaforma di Elon Musk è reale. In quello che potrebbe essere l’ultimo singolare esempio dell’esperienza di Elon Musk sull’app, durante il fine settimana Musk ha ripristinato l’account Twitter di Donald Trump. Solo tre settimane fa, però, aveva affermato che nessuna decisione sarebbe stata presa in merito fino a quando Twitter non avesse formato un “consiglio di moderazione dei contenuti” per pronunciarsi su questo genere di mosse.
Trump torna su Twitter: la cautela iniziale…
Ancora una volta emergono evidenti contraddizioni tra ciò che Elon dice e ciò che fa. Ma quali sono le ragioni di questo repentino cambio di idea? L’ipotesi più palusibile è la necessità di mantenere l’attrattiva con gli inserzionisti, che secondo quanto riferito stanno ancora tagliando la spesa pubblicitaria su Twitter. Per avere un approccio più cauto dopo le prime dichiarazioni che portavano a pensare ad una maggiore libertà sui contenuti, Musk sembrava aver ridimensionato la sua filosofia di “libertà di parola hardcore”. Questo, ovviamente, al fine di evitare di perdere partner pubblicitari.
In un secondo momento, Musk ha incontrato quegli stessi inserzionisti per placare le loro preoccupazioni. Il nuovo leader di Twitter ha affermato la prossima implementazione di un consiglio di moderazione dei contenuti Twitter, con vari esperti e leader dei diritti civili. Musk ha poi osservato che ci vorranno mesi per fondare e rendere operativo questo gruppo.
Ciò sembra aver dato a Elon Musk un po’ di spazio per lavorare su questo nuovo approccio alla moderazione e ridurre il suo contributo diretto a queste decisioni. Il che, per certi versi, è preferibile. Musk può dire di essere a favore della totale libertà di parola, mantenendo la sua posizione con i suoi sostenitori; il nuovo Consiglio però prenderebbe decisioni effettive, più in linea con le aspettative dei partner pubblicitari.
…e il cambio di rotta
Probabilmente questo avrebbe potuto essere un modo più sicuro per andare avanti.
A dispetto delle previsioni, però, il profilo di Donald Trump torna su Twitter. Cosa è accaduto? Elon ha cambiato idea. Venerdì ha inviato un tweet affermando che era il “Freedom Friday“. Ha quindi ripristinato gli account precedentemente vietati di The Babylon Bee, Kathy Griffin e Jordan Peterson. Ha quindi lanciato un sondaggio su Twitter chiedendo agli utenti di Twitter se pensavano che avrebbe dovuto ripristinare l’account dell’ex presidente Trump.
Il sondaggio ha raccolto più di 15 milioni di voti, con quelli “a favore” che hanno superato di poco i “contro”. E, fedele alla sua parola, Musk ha ripristinato l’account di Trump, con l’ex presidente ora in grado di twittare di nuovo dal suo profilo @realDonaldTrump.
Donald Trump torna su Twitter, ma riprenderà a twittare?
In realtà lo sblocco del profilo non sembra porterà Donald Trump a twittare sulla piattaforma di Musk. Anzi, sembra proprio che non lo farà.
Le ragioni? Trump Media & Technology Group ha investito oltre 1 miliardo di dollari nell’app di social media di Trump Truth Social, con finanziamenti da una serie dei principali sostenitori di Trump. Una condizione chiave in quel piano aveva previsto che Trump si fosse impegnato a pubblicare esclusivamente su Truth. Anche se il suo account Twitter dovesse tornare. Trump potrebbe trovare un modo per aggirare questo limite, postando su Twitter diverse ore dopo la prima pubblicazione nella sua app. Fondamentalmente, però, Trump resta bloccato e deve dare priorità a Truth Social. Nonostante il suo amato account Twitter ora sia lì e aspetti la sua attenzione.
In definitiva, Trump potrebbe ricominciare a twittare, ma in questo momento non è libero di farlo. La mossa, però, ha attirato maggiormente l’attenzione su Elon Musk che, come notato, contraddice anche le sue precedenti dichiarazioni. L’ultima mossa, infatti, rafforza l’idea che sul Twitter di Elon potrebbe succedere di tutto.
Prospettive della piattaforma di Elon Musk
La diffusione di queste notizie ha chiaramente aiutato Twitter a guadagnare più interesse. Musk continua a dire che l’uso di Twitter sta raggiungendo i massimi storici e finora è stato in grado di continuare a funzionare. E questo, nonostante l’aumento del carico e nonostante il numero di dipendenti di Twitter sia stato ridotto di circa l′88% da quando Musk ha preso le redini del social.
Sarà interessante vedere se la piattaforma regge. Sebbene ci siano state segnalazioni di interruzioni e altri problemi, l’app funziona. Il grande test sarà la Coppa del Mondo della prossima settimana, che dovrebbe aumentare ancora una volta la domanda sui server di Twitter. E se la piattaforma regge, con impatti minimi sulle prestazioni, probabilmente altre app social rivaluteranno l’approccio di Musk sul personale.
Ma per il punto in questione, la decisione di Musk di reintegrare Trump riflette perfettamente il suo approccio nella gestione dell’app fino ad oggi. Dice una cosa, poi ne fa un’altra. Fa appello agli inserzionisti affinché rimangano, per poi dare loro un motivo in più di preoccuparsi per le sue decisioni. Ultimamente, poi, sembra sempre più evidente che il vero intento di Musk sia quello di affrancarsi dagli inserzionisti e dare più apazio agli abbonamenti di Twitter Blue. Nel frattempo dal punto di vista tecnico la piattaforma non sembra offrire grandi novità: tra le ultime ricordiamo i tweet modificabili e il tentativo di dare uno stop allo screenshot dei post. Vedremo…