Crollo ponte Genova, 17 famiglie dicono no ai funerali di Stato
Saranno domani 18 agosto 2018 i funerali di Stato per le vittime del crollo ponte Morandi a Genova; avrebbero dovuto essere celebrati per tutti i 38 morti accertati ma al momento solo 14 sono stati confermati. Per molte famiglie infatti non sarà così, in quanto solo 21 parteciperanno alla funzione pubblica. Le restanti famiglie hanno scelto di celebrare esequie private, anche in segno di protesta per quanto accaduto.
I familiari delle vittime hanno scelto frasi dure per sottolineare la loro assenza ai funerali di Stato che si svolgeranno alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Diciamo no alle farse e ci vergogniamo di essere Italiani”.
Crollo ponte Genova, no ai funerali di Stato
Il primo a far partire l’iniziativa è stato Roberto Battiloro, padre di Giovanni, uno dei ragazzi che stava partendo insieme ai suoi amici alla volta di Nizza per una vacanza. Su Facebook ha dichiarato che suo figlio non diventerà soltanto un numero, e che predilige una cerimonia a casa, a Torre del Greco; tutto questo “contro le passerelle e le farse”.
Anche le esequie di Andrea Vittone e dei figli di sua moglie, con la quale era convolato a nozze soltanto il mese scorso, si terranno sabato 18 agosto ma in forma privata. Anche loro, dunque, hanno rifiutato i funerali di Stato. Perché? “Perché ci vergogniamo del paese a cui apparteniamo”.
Vale la stessa cosa per tante altre vittime del crollo ponte. Avranno funerali privati i due fidanzati Alberto Fanfani e Marta Danisi; l’altra coppia formata da Stella Boccia, 24 anni, e dal peruviano Carlos Jesus Erazo Trujillo, 27 anni; e ancora Elisa Bozzo, la cui madre, Anna Timossi, ha sottolineato di apprezzare ben poco le cerimonie pubbliche. Anche Francesco Bello, il 41enne di Serrà Riccò trovato all’interno della sua Audi A3 nel greto del torrente, avrà sepoltura lontano dalle telecamere.
I parenti di altre 7 vittime inoltre non hanno ancora sciolto la riserva e non si sa se prenderanno parte ai funerali di Stato. Al momento saranno solo 14 le vittime che avranno funerali pubblici; un evento che sarà decisamente ed inaspettatamente incompleto, a causa della rabbia contro l’Italia e alla voglia di non spettacolarizzare un momento così drammatico.
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