Capitano Ultimo e la revoca della scorta: “Da soldato accetto la decisione”
Se ne era parlato tanto negli ultimi giorni e a conferma definitiva ha spiazzato tutti. Il capitano Ultimo, l’ufficiale dei Carabinieri che ha arrestato totò Riina, è senza scorta. E la data di decorrenza di questo assurdo provvedimento si è verificata con una coincidenza inquietante, che ha contribuito a sollevare polemiche e commenti da più parti.
Lunedì 3 è un giorno che ritorna nelle tristi date da ricordare; e infatti proprio il 3 settembre del 1982 la mafia ha messo la parola fine sulla vita di Carlo Alberto Dalla Chiesa, prefetto di Palermo; e la stessa sorte è capitata alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’autista Domenico Russo.
Capitano Ultimo, la revoca della scorta nel giorno di Dalla Chiesa
Sergio De Caprio, meglio conosciuto come Capitano Ultimo, non ha commentato questa coincidenza ma si è piuttosto espresso con toni pacati ai microfoni di TPI. Ha affermato di essere un soldato e di non poter entrare nel merito di questa decisione. Poi ha aggiunto: “Chiaramente la vicenda legata alla mia sicurezza riguardava ciò che alcuni collaboratori di giustizia, tra cui La Barbera, spiegavano sul killer Bagarella; che in un’occasione aveva offerto un miliardo di lire a chi avesse fornito indicazioni su di me”.
Il capitano Ultimo ha raccontato di vivere con un basso profilo da lungo tempo; la scorta gli era già stata revocata una prima volta nell’ottobre del 2009 per poi essere assegnata nuovamente qualche mese dopo, a gennaio 2010.
L’ufficiale dei carabinieri nel frattempo ha richiamato l’attenzione dei cittadini sulla pericolosità di Bagarella con affermazioni che hanno fatto discutere. “Bisogna mantenere alta l’attenzione su di lui, non sul capitano Ultimo, che si deve difendere come può anzi, è lui che deve difendere i cittadini”.
A TPI ha rilasciato dichiarazioni anche Rita Dalla Chiesa. Si è detta stupefatta da questa decisione; a dire il vero lha detto: “Sono indignata, dispiaciuta e amareggiata”. A trentasei anni dal dramma che ha colpito la sua famiglia, la figlia del generale Dalla Chiesa ha sottolineato che “la solitudine porta verso il pericolo e lo Stato non dovrebbe mancare”.
Insomma, le polemiche sono tante ma sembra inevitabile che la scorta non sarà più assegnata.
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04.09.2018 ore 18.55