Allarme legionella: i morti salgono a quattro, 53 i contagiati
La legionella continua ad incutere timore, non soltanto nei luoghi più colpiti dal batterio ma anche nel resto d’Italia. Il motivo è legato alla nuova vittima che si va ad aggiungere alle precedenti e che fa levitare a quattro il numero di persone morte per questa causa.
L’ultima morte per legionella si è verificata la sera di venerdì e ha riguardato un uomo di 89 anni, deceduto in ospedale dove era stato ricoverato a causa del batterio; una complicanza, l’infarto, gli è stata letale. Gli altri tre contagiati, tutti anziani, sono morti rispettivamente il 23, 26 e 27 luglio. Salgono inoltre a 53 le persone che hanno contratto il batterio e la paura cresce tra coloro che credono di avvertire i sintomi della legionellosi. Le persone ricoverate tuttavia iniziano a diminuire: sono infatti 33 i pazienti che si sono ristabiliti.
Allarme legionella: come si contrae
La malattia, definita comunemente legionellosi, è un’infezione polmonare causata da un batterio, la Legionella pneumophila, presente in ambienti acquatici. L’influenza provocata dalla legionella si contrae attraverso la respirazione di goccioline di acqua infetta da Legionella.
Ora una task force di 30 esperti dell’Ats di Milano sta lavorando per scoprire le cause e la provenienza dell’acqua che sta favorendo il proliferare del batterio e la diffusione della patologia che può avere risvolti anche letali. La causa potrebbe essere legata anche alla mancata o ridotta manutenzione degli impianti idrici di Bresso e dei luoghi limitrofi, nonché alle torri di raffreddamento dei grandi condizionatori di alcuni luoghi pubblici, come ad esempio i centri commerciali.
Ed intanto continua ad aumentare la paura tra chi teme di poter essere contagiato dal batterio; c’è chi ha confessato nel corso di interviste di lavarsi ormai sempre con l’acqua fredda, non per il caldo infernale di queste giornate ma per il timore ormai martellante della legionella.
Secondo Oscar Di Marino, tra i massimi esperti a livello nazionale, tutto sarebbe sicuramente iniziato da una cattiva manutenzione degli impianti idrici o di condizionamento. Non ci resta che attendere sperando che l’emergenza venga presto limitata.
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